Cos'è la Tecarterapia?
La tecarterapia (o semplicemente tecar) è una terapia di tipo hard, cioè con un indice di efficienza interessante. Come altre terapie che vengono utilizzate in centri specializzati o con macchine decisamente costose (lo stesso laser neodimio-yag), spesso non è accessibile nei centri fisioterapici normali.
La tecarterapia (Trasferimento Energetico Capacitivo Resistivo) è una tecnica che stimola energia dall'interno dei tessuti biologici, attivando i naturali processi riparativi e antiinfiammatori. La sua ragione d'essere sta nella constatazione che ogni patologia osteo-articolare e dei tessuti molli rallenta e modifica i processi biologici che stanno alla base della riparazione del danno subito. L'idea di trasferire energia ai tessuti infortunati è comune a molte terapie (radar e Marconi terapia usano l'effetto antenna, la magnetoterapia l'effetto Faraday-Neumann ecc.), ma tutte somministrano energia proveniente dall'esterno.
La tecarterapia richiama invece le cariche elettriche da tutto il corpo, sfruttando il modello del condensatore, cioè due conduttori affacciati e separati da un isolante. Se si collegano i due conduttori a un generatore elettrico di differenza di potenziale, sui conduttori si accumuleranno cariche elettriche che si opporranno alla corrente fino a ridurla a zero quando il sistema è carico.
Nella tecarterapia un elettrodo è collegato a un generatore (con frequenza di 0,5 Mhz) mentre il secondo conduttore è rappresentato dal tessuto biologico. Nella zona sotto terapia si avrà un flusso di cariche con attivazione metabolica ed un effetto termico endogeno (cioè che nasce dall'interno). Se l'elettrodo mobile non è elettricamente isolato, la concentrazione di cariche avviene nei tessuti a più alta resistenza (osso e articolazioni) che fungono quindi da isolanti (contatti resistivi).
Gli effetti della tecarterapia sono un aumento dell'attività metabolica con aumento della produzione di ATP (e quindi una velocizzazione della riparazione), un aumento della circolazione ematica e del drenaggio linfatico a causa della vasodilatazione da calore (e quindi una migliore ossigenazione dei tessuti e il riassorbimento degli edemi).
Il vantaggio della tecarterapia rispetto ad altre terapie energetiche è che, poichè l'energia proviene dall'interno, è possibile interessare anche strati profondi, non trattabili con trasferimenti esterni di energia per i danni alla cute causati dalle energie emesse. Qual è l'efficacia? Gli studi sono ancora limitati, alcune testimonianze (atleti) ne parlano veramente bene, soprattutto per lesioni muscolari acute e traumi distorsivi. Da un'analisi di alcune ricerche universitarie sembra si possa affermare che i tempi di recupero sono all'incirca dimezzati.
La terapia Tecar: apparecchiature.
La terapia Tecar si basa su una tecnologia d'avanguardia che, grazie alla sua capacità di riattivare i meccanismi autoriparatori dell'organismo, ha cambiato il modo di operare e le prospettive in fisioterapia: applicabile in tempi molto ravvicinati al trauma, ripetibile anche più volte al giorno grazie all'assenza di controindicazioni ed effetti collaterali, ha dimezzato i tempi di recupero motorio, garantendone durata e stabilità dello stesso.
La tecnologia Tecar si avvale di un apparecchio di un generatore di onde hertziane - che sfrutta una forma di interazione elettromagnetica che fa riferimento al modello del condensatore, realizzando correnti di spostamento di cariche elettriche presenti all'interno dei tessuti sotto forma di ioni. Lo strumento funziona con due diverse modalit&agrve;: quella capacitiva e quella resitiva, attraverso due diversi tipi di elettrodi. Con l'elettrodo capacitivo, rivestito di materiale isolante ceramizzato l'azione viene concentrata nella zona muscolare, con l'elettrodo resistivo, non rivestito di materiale isolante, l'azione si sviluppa nei punti più reistenti dei tessuti (ossa, tendini, legamenti).
A differenza di molte altre forme di terapie elettromedicali, i vantaggi della Tecar derivano dal fatto che la corrente non è presente per contatto diretto, ma come movimento di attrazione e repulsione delle cariche elettriche. Questo meccanismo d'azione crea una forte stimolazione a livello cellulare, innescando i naturali processi riparativi dell'organismo, e in sostanza, induce il paziente a collaborare alla sua stessa guarigione.
La biostimolazione dei tessuti genera una forte vasodilatazione con un incremento della circolazione sanguigna, la scomparsa del dolore, la riduzione della contrattura muscolare, il riassorbimento degli edemi. A coadiuvare l'azione dell'apparecchiatura esiste anche una linea di prodotti Tecar che permettono una maggiore efficacia e resa dell'applicazione, completandone e prolungandone l'azione.
Tecar: la nuova era della riabilitazione.
I tempi sono ridotti, i risultati immediati e stabili, perchè basati sulla stimolazione e il rafforzamento delle intrinseche capacità riparative dei tessuti.
Già dopo la prima applicazione sono stati constatati:
- Immediato sollievo dal dolore.
- Precocità di mobilizzazione.
La riabilitazione con la terapia Tecar.
La Tecar ha tre caratteristiche principali:
1. Cessione di energia biocompatibile, attiva sulle soglie energetiche del metabolismo cellulare e subcellulare.
2. Efficacia terapeutica anche sui tessuti poco reattivi per la loro natura fibrotica e resistente ai trattamenti.
3. Specificità di azione in base alla tipologia del tessuto (muscolare e/o fibroconnettivale) connessa alla duplice modalità tecnologica capacitiva e resistiva.Riabilitazione: alcune applicazioni.
La riabilitazione Tecarterapica integra l'intervento terapeutico nelle patologie osteoarticolari acute e croniche. Viene impiegata nelle terapie riabilitative per il recupero di:
- distorsioni
- lesioni tendinee
- tendiniti e borsiti
- esiti di traumi ossei e legamentosi
- distrazioni osteoarticolari acute e recidivanti
- artralgie croniche di varia eziologia
Condropatia rotulea.
L'elettrodo resistivo posizionato sulla rotula genera una benefica endotermia nell'interstizio fra il tessuto cartilagineo e la parte più propriamente ossea dell'articolazione femoro-patellare.
Coxartrosi.
La piastra di ritorno, opportunamente posizionata sotto l'addome o la coscia, e l'elettrodo resistivo posizionato sull'area glutea, contrastano il danno cartilagineo a livello della testa femorale, che riduce l'articolarità.
Algie croniche.
L'uso dell'elettrodo resistivo consente una migliore idratazione dei dischi intervertebrali. Aumenta così l'effetto ammortizzatore nei confronti dei microtraumi. Il trattamento viene perfezionato con l'uso dell'elettrodo capacitivo lungo i fasci muscolari paravertebrali, per allentare la retrazione riflessa e risolvere la contrattura inveterata, che porta ad esempio alla rettificazione del rachide nel caso dell'artrosi cervicale.
Pubalgia cronica.
Con la piastra di ritorno situata nell'area lombosacrale, e l'elettrodo resisitivo sulla parte interna mediale delle cosce, è possibile un'interazione profonda sulle strutture della sinfisi pubica e sulle inserzioni dei muscoli profondi pubo-coccigei, oltre che sulla inserzione del muscolo retto dell'addome.
Capsulite adesiva.
La possibilità di dilatare senza controindicazioni i tempi di applicazione in modalità resistiva permette una buona distensione del tessuto fibroso sinoviale:
la migliore estensibilità della capsula fibrosa allevia il dolore nell'immediato e durante i movimenti. Il trattamento successivo dei muscoli bicipite br., coraco br., tricipite br. con l'elettrodo capacitivo favorisce il ripristino della forza nel braccio.
Sperone calcaneare.
A soggetto prono l'elettrodo resistivo viene applicato sulla zona plantare del calcagno per migliorare la mobilità dell'articolazione tibio-tarsica, interferendo sulla deposizione degli ossalati a livello dei tessuti peritendinei. Il massaggio della pianta del piede con l'elettrodo capacitivo migliora l'elasticità dei muscoli plantari.