IPERTERMIA

Principio
L'ipertermia viene utilizzata per il trattamento del paziente, per mezzo dell'effetto combinato di un campo elettromagnetico a R.F. e della termoregolazione superficiale ottenuta con un bolo di liquido sottoposto a circolazione forzata. La risultante dei due effetti è l'ottenimento della temperatura prefissata all'interno della parte corporea interessata al trattamento, senza riscaldamento significativo sia delle parti attigue che di quelle superiori (ovvero più vicine all'applicatore).

GLI ASPETTI DI BIOFISICA
La scelta dell'energia elettromagnetica, della frequenza e del particolare applicatore, permettono di ottenere un'ottima profondità di penetrazione e di evitare il surriscaldamento indesiderato di punti interni. Il surriscaldamento che si avrebbe invece in superficie, è facilmente eliminato dal contatto con il liquido circolante termostatato che tende a stabilizzare la temperatura superficiale, sottraendo calore ove occorre, con una perturbazione minima del riscaldamento in profondità. Infatti l'effetto termico della sorgente esogena si estingue in profondità molto più rapidamente di quello della sorgente endogena permettendo, così, di raggiungere la massima omogeneità di riscaldamento. Uno dei più importanti effetti dell'impiego delle due sorgenti è l'elevato "spessore di trattamento effettivo;" lo spessore di trattamento effettivo è la distanza, nel senso della profondità, fra il primo e l'ultimo strato di tessuto che si trova a temperature ipertermiche, essendo tutti gli strati intermedi a temperature terapeutiche e nessun punto in condizioni di surriscaldamento. E se è pur vero che molti altri mezzi fisici (laser, ultrasuoni, radar etc.) vengono utilizzati allo scopo (del riscaldamento tissutale), è comunque a tutt'oggi dimostrato come la tecnica ipertermia sia l'unica in grado di ottenere una ottima precisione di risultati.

GLI ASPETTI DI FISIOLOGIA E BIOLOGIA
L'effetto fisiologico principale, attualmente individuato, è la vasodilatazione nel volume riscaldato. A livello dei capillari, come conseguenza della dilatazione, il flusso di sangue cresce e la velocità diminuisce provocando un sensibile aumento degli scambi tra sangue e liquido interstiziale.
Le risposte fisiologiche alla somministrazione del calore, accettate come base per le applicazioni terapeutiche, sono le seguenti:

- aumento dell'estensibilità del tessuto collageno
- riduzione della rigidità articolare
- sollievo del dolore
- riduzione dello spasmo muscolare
- aumento del flusso sanguigno
- riduzione degli infiltrati infiammatori, degli edemi e degli essudati.

L'effetto biologico più evidente può essere riassunto in un aumento del metabolismo, seguito da reazioni cellulari di difesa einfine, per un ulteriore aumento della temperatura, dal manifestarsi di un effetto citotossico che cresce esponenzialmente in funzione della temperatura e del tempo di esposizione. In generale, la vasodilatazione facilità la rimozione degli agenti dell'infiammazione e l'apporto degli agenti riparativi e un moderato effetto di "cell killing" stimola la rigenerazione di nuovi tessuti.
Quindi, l'ipertermia si è dimostrata efficace: - nel controllo del dolore e nella risoluzione del processo flogistico/sintomatico;
- nel recupero del completo range del movimento e nell ambito del trattamento delle limitazioni articolari;
- nel controllo delle flogosi da sovraccarico riabilitativo.

Indicazioni principali:
- Contusioni
- Lesioni
- Tendinopatie
- Fasciti
- Borsiti
- Distorsioni
- Miositi ossificanti
- Elongazioni
- Tenosinoviti
- Peritendiniti
- Fratture
- Periostiti
- Artrosi
- Neuroma plantare
- Sindromi canalicolari

Non ci sono particolari controindicazioni.