In campo nazionale le "Carte dei servizi" si collocano nel quadro di una produzione legislativa che, negli ultimi anni, ha disegnato un'amministrazione che non lavora più per adempimenti, ma che progetta e risponde dei risultati:
La Direttiva apre con l'elenco e la specificazione dei principi fondamentali che presiedono all'erogazione dei servizi:
- la L. 7 agosto 1990, n. 241 ("Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e diritto di accesso ai documenti amministrativi") che ha stabilito (art.1) che "l'attività amministrativa è retta da criteri di economicità, di efficacia e di pubblicità";
- il D.Lgs. 502/92 ("Riordino della disciplina in materia sanitaria" in ossequio alla L. 421/92 e al D.Lgs. 517/93) che colloca il sistema organizzativo dei servizi a supporto del miglioramento, delle prestazioni e della tutela dei diritti del cittadino;
- il DPR 384/90 recante l'accordo di lavoro del comparto Sanità, che assume il miglioramento delle relazioni con l'utenza come obiettivo fondamentale dell'azione amministrativa e prevede l'approntamento di strumenti finalizzati alla tutela degli interessi degli utenti, alla più agevole utilizzazione dei servizi, all'informazione sui servizi stessi e alle procedure di reclamo.
In questo quadro si collocano le Carte dei servizi pubblici o di chi opera per i Servizi Pubblici in regime di convenzione o concessione. Finalizzata alla tutela dei cittadini nei confronti delle Amministrazioni pubbliche erogatrici di servizi, la Carta dei Servizi è stata promossa dal Prof. Sabino Cassese, Ministro della funzione pubblica nel 1993, e successivamente recepita come Direttiva dal Governo il 27 gennaio 1994, con il titolo "Principi sull'erogazione dei servizi pubblici".
Nella seconda e terza parte vengono individuati gli strumenti e le procedure di reclamo:
- l'eguaglianza dei diritti degli utenti, con il divieto assoluto di discriminazioni per sesso, razza, lingua, religione ed opinioni politiche;
- l'imparzialità da parte dei soggetti erogatori;
- la continuità e regolarità dell'erogazione;
- il diritto di scelta, ove sia consentito dalla legge vigente, da parte del cittadino;
- il diritto di partecipazione ai servizi e di accesso alle informazioni che lo riguardano da parte del cittadino.
- L'efficacia e l'efficienza nell'erogazione dei servizi.
Con decreto del successivo 19 maggio il Presidente del Consiglio dei Ministri ha, quindi, individuato i settori per i quali è stata ritenuta urgente, e rispondente ad esigenze di pubblica utilità, la definizione di carte dei servizi.
- adozione di standard generali, che rappresentano obiettivi di qualità in riferimento al complesso delle prestazioni rese, e specifici, che si riferiscono a ciascuna delle singole prestazioni rese all'utente, che può direttamente verificarne il rispetto;
- semplificazione delle procedure, anche mediante l'informatizzazione;
- informazione agli utenti, mediante avvisi e opuscoli chiari e facilmente leggibili;
- rapporti con gli utenti;
- dovere di valutazione della qualità dei servizi;
- predisposizione di forme di rimborso
- predisposizione di procedure di reclamo accessibili, di semplice comprensione e di facile utilizzazione.
Fra questi quello del Servizio Sanitario Nazionale o di chi opera in regime di convenzione con lo stesso.